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Gli occhiali protettivi da lavoro

L’occhio è un organo molto delicato che deve essere preservato da possibili rischi legati a particolari lavorazioni meccaniche, all’uso di sostanze chimiche e all’esposizione a radiazioni ottiche.

Gli occhiali di protezione hanno proprio il compito di evitare che gli occhi subiscano danni, a volte irreversibili, o l’alterazione della visione.

Gli occhiali protettivi da lavoro sono DPI di II e III categoria e richiedono la certificazione di un ente riconosciuto a livello europeo, così come avviene per i guanti da lavoro e le cuffie da lavoro antirumore.

La normativa sugli occhiali protettivi prevede la certificazione che dimostri la corrispondenza dei requisiti individuati nella direttiva 89/686/CEE, in particolare delle seguenti normative:

  • EN 166 – Protezione personale degli occhi. Specifiche
  • EN 175 – Protezione personale. Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi.

EN 166 – Protezione personale degli occhi. Specifiche

La normativa EN 166 racchiude al suo interno altre normative che elencano i requisiti che gli occhiali protettivi devono avere in base alla tipologia di appartenenza, al tipo d’utilizzo e alle prestazioni:

  • EN 165 – Protezione personale degli occhi.
  • EN 167 – Metodi di prova ottici
  • EN 171 – Filtri infrarossi
  • EN 168 – Metodi di prova non ottici
  • EN 172 – Filtri solari per uso industriale
  • EN 169 – Filtri per la saldatura e tecniche connesse
  • EN 1731 – Protettori degli occhi e del viso a rete
  • EN 170 – Filtri ultravioletti
  • EN 379 – Specifiche per filtri automatici di saldatura

Secondo la Dir. Eur. 89/686/CEE e ss.mm.ii, recepita con il D.Lgs. n. 476/1992 e la norma UNI EN 166, i DPI degli occhi devono essere realizzati con materiali robusti e quindi resistere agli urti, alla combustione, alla corrosione, alla disinfezione e avere bassa conducibilità termica.

Devono essere esenti da bolle, privi di irregolarità o sporgenze che possano provocare fastidio a chi li utilizza; atossici e inodori, in modo da non causare irritazioni cutanee.

Gli occhiali protettivi devono poter essere regolati in lunghezza ed essere privi di effetti che deformano le immagini.

Tipologie di occhiali protettivi

Questi dispositivi di protezione individuale vengono utilizzati in diversi ambiti, ad esempio negli ospedali e nelle strutture sanitarie (occhiali protettivi sanitari), nei cantieri, nelle fabbriche e in tutti quei luoghi di lavoro in cui è alto il rischio di danneggiare gli occhi e la vista.

Sono tre le tipologie principali di DPI per la sicurezza degli occhi:

Occhiali con montatura: proteggono gli occhi, anche lateralmente; permettono di poter utilizzare gli occhiali da vista. Non assicurano l’impermeabilità nei confronti dell’ambiente.

Occhiali/maschera: offrono protezione efficace agli occhi, sono dotati di un elastico che permette di regolarli i base alla dimensione della testa e assicurano impermeabilità nei confronti dell’ambiente. La montatura è realizzata con materiali morbidi che proteggono il campo visivo. Sono presenti anche canali d’aria che evitano la formazione di condensa. Possibilità di utilizzare gli occhiali da vista.

Visiere: proteggono gli occhi e il viso e anche parte del collo, si possono fissare a un casco di sicurezza. Sono disponibili in diverse versioni: schermo fisso, sollevabile o da tenere in mano. Vengono utilizzate per attività di saldatura se dotate di filtri contro le radiazioni.

La resistenza meccanica dei DPI protezione agli occhi

I DPI per la protezione occhi dal rischio meccanico possono essere occhiali trasparenti protettivi in plastica o anche lenti colorate. Le lenti trasparenti offrono il massimo della protezione dai raggi UV dannosi.

  • La resistenza meccanica comprende cinque categorie:
  • Assenza di marcatura: resistenza meccanica base
  • S → Resistenza aumentata, impatto fino a 5,1 m/s
  • F → Urto, energia bassa (45 m/s)
  • B → Urto, energia media (120 m/s)
  • A → Urto, energia alta (190 m/s)

Normativa occhiali marcatura montatura e lente

La normativa UNI EN 166:2001 relativa agli occhiali da lavoro indica le sigle che devono essere presenti sulle enti e sulla montatura che sono:

  • CE: indica omologazione del prototipo e rispetto normativa
  • Protezione della lente (2 ultravioletti / 3 ultravioletti senza alterazione di colori / 4 infrarosso / 5 solare / 6 solare e infrarosso)
  • Sigla del produttore
  • Classe ottica da 1 a 3
  • Resistenza delle lenti agli urti
  • Settore di utilizzo degli occhiali
  • Requisiti specifici: K per resistenza al deterioramento di particelle sottili (ad es. occhiali protettivi antipolvere) e N per resistenza all’appannamento ( ad es. occhiali protettivi antiappanamento).

Tutti i DPI per la protezione dell’occhio, esclusi quelli contro le radiazioni ionizzanti, i raggi X, le emissioni laser ( ad es. occhiali protettivi luce pulsata)e le irradiazioni infrarosse, hanno le stesse regole di marcatura. Questi elencati trovano indicazioni specifiche nella norma di riferimento.

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