Le certificazioni antinfortunistica
Negli ambienti di lavoro, l’abbigliamento antinfortunistico è il primo tra i dispositivi di protezione individuale da utilizzare per assicurare il livello di protezione adeguato e preservare l’incolumità della persona, per questo deve essere conforme alle normative ISO EN.
Le certificazioni antinfortunistica sono indispensabili per comprendere se un determinato dispositivo di protezione individuale sia adatto o meno al tipo di utilizzo che se ne deve fare.
L’abbigliamento professionale certificato deve assicurare protezione dai rischi di incidenti sul lavoro e facilitare le operazioni da compiere all’interno dell’ambiente del lavorativo, per questo motivo, quando ci si riferisce a questa tipologia di abbigliamento si parla per l’appunto di DPI, dispositivi di protezione individuale.
Il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 usa questa definizione per i DPI: “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.
L’abbigliamento di lavoro certificato è composto da diversi capi e accessori realizzati con determinati materiali in base alla categoria di appartenenza e alle finalità di protezione, tra questi troviamo anche le calzature da lavoro.
Come devono essere i DPI?
Oltre a proteggere chi lo indossa dai rischi sul lavoro, i DPI devono:
- Essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare un ulteriore pericolo
- Essere conformi alle specifiche descritte nel Decreto legislativo 475/92
- Essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro
- Essere realizzati per soddisfare le esigenze ergonomiche del lavoratore
- Essere adattati in base alle necessità
- Essere dotati dei Documenti necessari nella lingua del paese a cui sono destinati per essere compresi dal lavoratore
Nel caso sia necessario utilizzare simultaneamente più DPI, questi devono essere compatibili tra di loro e in grado di mantenere la propria efficacia contro i rischi sul lavoro.
All’interno del Regolamento (CE) N.765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 è scritto che i DPI devono essere dotati di marcatura CE apposta sul prodotto da chi lo fabbrica o distribuisce sul mercato europeo. In questa normativa sono presenti anche i requisiti indispensabili dei DPI e le categorie che sono 3.
Ogni categoria ha delle specifiche da rispettare, vediamole in sintesi:
Categoria I: DPI che proteggono dai rischi di danni fisici di lieve entità – Certificazione: Dichiarazione di conformità CE da parte del costruttore
Categoria II: DPI che proteggono da rischi medi e non rientrano nelle altre due categorie – Certificazione: Conformità CE e attestato di certificazione CE rilasciato dall’organo notificante
Categoria III: DPI di progettazione complessa, salvaguardia da rischi di morte o lesioni gravi e di carattere permanente – Certificazione: Certificazione: Conformità CE e attestato di certificazione CE rilasciato dall’organo notificante.
Scarpe antinfortunistiche
Per le calzature di lavoro vale la normativa europea UNI EN ISO 20345 che sancisce tutti i requisiti di base e facoltativi delle scarpe antinfortunistiche da lavoro che includono resistenza a scivolamento, rischi meccanici e termici.
Per legge le scarpe antinfortunistiche si differenziano in base al grado di sicurezza offerto, ogni livello di protezione corrisponde a delle dotazioni pensate per mansioni specifiche, potete approfondire l’argomento sul nostro articolo su come scegliere le scarpe antinfortunistiche.